“Gentili mamme e gentili papà”, si legge nella lettera, “proviamo a immaginare che ogni mattina un fiume di pedoni e biciclette «invada» la città. L’aria sarebbe molto più respirabile e le strade diventerebbero più sicure e meno rumorose. […] Il cielo sarebbe più blu e la terra meno malata.”
“Un’immagine da sogno”, riconoscono i firmatari della lettera, che però ricordano che “troppo spesso diamo per scontato che l’automobile sia il solo mezzo per muoverci. Forse, a pensarci bene, potremmo trovare diverse occasioni in cui una passeggiata a piedi o in bicicletta potrebbe sostituire l’auto, e qualche volta essere anche più rapida e gradevole. A prevalere è invece spesso la pigrizia o solo l’abitudine”.
“Cambiare non è facile”, ammettono il Centro Antartide e la Fondazione Villa Ghigi, “eppure dobbiamo farlo, magari cominciando proprio dal percorso casa-scuola. Dobbiamo farlo per noi, ma soprattutto per i nostri figli. Dobbiamo farlo senza attendere che siano altri a dare il buon esempio”.
La lettera ci ricorda che andare in bici o a piedi non fa bene solo alla collettività, diminuendo il traffico e l’inquinamento, ma anche alla salute di chi decide di muoversi in questo modo, così antico, ma oggi così nuovo. La vita sedentaria è infatti tra le principali cause di malattie cardiovascolari e obesità, mentre - continua la lettera - “camminare ha effetti benefici sia sul corpo che sulla mente, allena i muscoli e distende i pensieri”.
E allora gambe in spalla, mamme e papà, grandi e piccini, perché “una città più vivibile cammina anche sui nostri piedi”.
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