Il più importante festival internazionale di cinema ambientale in Italia, Cinemambiente di Torino, giunge per la prima volta a Bologna con una serie di proiezioni in esclusiva cittadina. La rassegna, a cura del Centro Antartide e della Cineteca di Bologna, sarà proposta dal 26 al 29 ottobre 2004 al Nuovo Cinema Lumière con 4 mattinate dedicate alle scuole di ogni ordine e grado e 2 serate per il pubblico tradizinale. Film d’animazione, cortometraggi, fiction e documentari dall’Italia e dal mondo, in visione esclusiva: tutto all’insegna del buon cinema al servizio dell’educazione ambientale e di una migliore convivenza tra uomo e natura.
Ambiente: Bologna chiama Torino
in collaborazione con il Festival Cinemambiente di Torino
Ad ogni proiezione è stata abbinato un breve film di animazione "ecologico" realizzato da Bruno Bozzetto, inventore dell'irresistibile Signor Rossi.
26 e 27 ottobre 2004 - Scule elementari
LA FORESTA MAGICA
Spagna, 2001, animazione, regia di Ángel de la Cruz, Manolo Gomez
28 e 29 ottobre 2004 - Scuole medie inferiori e superiori
THE DAY AFTER TOMORROW (L'Alba del Giorno Dopo)
USA, 2004, regia di Roland Emmerich
giovedì 28 ottobre 2004 - Serata aperta al pubblico
Proiezione alla presenza dell'autore del film inedito in Italia
MEMORIA DEL SAQUEO (La memoria del saccheggio)
Argentina, 2004, regia di Fernando Solanas
La scorsa edizione del festival ha visto tra gli ospiti registi del calibro di Kaurismaki, Cabras, Mikhalkov ed Ellen Eastwood. Quest’anno ci sarà Fernando Solanas, autore di pellicole viste nelle sale di tutta Europa, tra cui “Tangos, l’esilio di Gardel”, “Sur” e “Il viaggio”.
Solanas, da sempre attivo sul fronte dell’ecologia e dell’impegno sociale, ha ottenuto i favori del pubblico (oltre a quelli della critica) per la sua capacità di raccontare in maniera commovente e non priva di ironia le contraddizioni della sua terra, l’Argentina. Il suo ultimo lavoro “La memoria del saccheggio”, può essere iscritto tra i documentari di nuova generazione di cui l’americano Micheal Moore è stato in qualche modo apripista: film impegnati, irriverenti, bellissimi. Non capitava da decenni che fuori dai cinema si formassero file per assistere alla proiezione di documentari, né che migliaia di giovani rimanessero seduti immobili a guardare filmati improntati all’analisi critica del sistema sociale, economico ed ambientale del mondo contemporaneo.
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